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Chiusura Testi, gli operai scrivono a Elsa Fornero

I lavoratori hanno scritto all'ex ministro, membro del Cda di Buzzi Unicem, per invitarla a riconsiderare le "decisioni scellerate" sullo stabilimento

I 75 lavoratori del cementificio di Testi hanno inviato una lettera all'ex ministro Elsa Fornero, membro del Cda di Buzzi Unicem per invitare il Consiglio di amministrazione a riconsiderare la decisione di chiudere lo stabilimento di Greve in Chianti.

Le rappresentanze sindacali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil della ditta TestiCementi Srl del Gruppo Buzzi Unicem hanno reso noto il testo della lettera che riassume l'intera vicenda societaria dalla prima cessione alla chiusura. Nella missiva gli operai raccontano la lotta sindacale attraverso la mobilitazione ed il presidio permanente attivato al Passo dei Pecorai presso lo stabilimento.

Infine si rivolgono a Fornero "Come donna delle istituzioni e della ricerca, come ex ministro, come persona, si renderà conto della difficoltà in cui tra qualche mese i 75 lavoratori di Testi si troveranno a vivere con le loro famiglie, in un territorio, sicuramente di pregio, ma con poche alternative occupazionali stabili e di prospettiva. Inoltre, quando parla di “piccoli uomini”, come recentemente le abbiamo sentito dire in tv, immaginiamo si riferisca anche a coloro che per mere logiche di mercato si spogliano di ogni responsabilità sociale, ambientale e occupazionale. Tanto, a nostro parere, era dovuto per portarla a conoscenza, come componente del Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem spa, delle scelte che “questi piccoli uomini fanno”. Le rivolgiamo un appello affinché, con un suo interessamento e per quanto nelle sue possibilità, siano riconsiderate le decisioni scellerate prese fino ad oggi sul nostro stabilimento".