Rispondnedo alle direttive emanate dalla protezione civile in caso di terremoti, molte persone della zona più vicina all'epicentro del sisma hanno deciso di concentrarsi in posteggi e vasti spazi all'aperto per trascorrere la notte all'interno delle auto.
A San Casciano e Tavarnelle Val di Pesa molti si sono organizzati, pronti a lasciare le case, dormendo vestiti e preparando borse con i beni essenziali da portare via in caso di fuga.
Una nuova ondata di paura, insomma, per la popolazione del Chianti che già a dicembre del 2014 aveva dovuto convivere per giorni con un altro sciame sismico.
Al 115, nella notte, sono arrivate numerose telefonate di cittadini che chiedevano come comportarsi ma nessuno ha fatto richieste di intervento.