Attualità

"Sui vaccini AstraZeneca si parli a una voce sola"

Dai medici fiorentini si leva un appello alle istituzioni a evitare sfilacciamenti nella comunicazione rispetto al siero anti Covid a vettore virale

Pietro Dattolo

"Sulla somministrazione del vaccino AstraZeneca si parli a una voce sola": l'appello circa il siero anti Covid-19 a vettore virale arriva dai medici fiorentini attraverso il loro ordine provinciale per bocca del presidente Pietro Dattolo nel giorno in cui sulla materia si attende il pronunciamento da parte del ministro Roberto Speranza

Il fronte medico interviene a seguito delle reazioni avverse gravi che hanno riguardato donne (la media è una ogni 100mila inoculazioni della formulazione Vaxzevria dell'azienda britannica AstraZeneca) e una delle quali ha avuto purtroppo un esito mortale per una ragazza di 18 anni di Sestri Levante che non è sopravvissuta a una trombosi cerebrale sopravvenuta alcuni giorni dopo la somministrazione della prima dose.

"Ci sono troppe indicazioni contraddittorie che non fanno che creare disorientamento nella popolazione. La questione è delicata - afferma Dattolo in una nota - e auspichiamo che a questo punto siano le autorità competenti, il Comitato tecnico scientifico in primis, a pronunciarsi in via definitiva sulla riorganizzazione delle somministrazioni, con una comunicazione univoca". 

"Tutti i vaccini ad oggi approvati da Ema e Aifa - aggiunge - sono sicuri ed efficaci. Tuttavia i pur rarissimi casi di gravi reazioni avverse soprattutto nelle giovani donne consigliano la somministrazione di AstraZeneca agli over 60 e quindi ci vuole una presa di posizione netta ed inequivocabile da parte delle autorità regolatorie in tal senso. Come avviene negli altri Paesi europei". 

"Questa situazione fatta di messaggi contraddittori rischia di avere conseguenze gravi in termini di copertura vaccinale", sottolinea Dattolo che riafferma l'importanza di rivolgere "un appello alla popolazione perché non si rallenti il processo di vaccinazione e ai medici di famiglia perché possano spiegare e chiarire i dubbi delle persone e invitare alla vaccinazione".