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Via ai lavori per il nuovo polo Fendi

La maison prevede l'impiego di 527 persone con altri 800 lavoratori di indotto. La nuova sede in una fornace abbandonata alle porte di Bagno a Ripoli

Dopo la firma della prima intesa con la Regione Toscana a Febbraio 2019, nei giorni scorsi c’è stata la posa della prima pietra, anzi, del primo albero che segna l’avvio dei lavori per il nuovo stabilimento Fendi a Capannuccia nel Comune di Bagno a Ripoli.

Nel nuovo polo di ricerca e produzione a Capannuccia lavoreranno a regime in 527, oltre il doppio rispetto ai 255 addetti impegnati oggi nello stabilimento delle frazione di Ponte a Ema già pronti a trasferirsi. La filiera potrebbe coinvolgere indirettamente almeno altri 800 lavoratori.

Il noto marchio dell’alta moda e della pelletteria è rimasto in Toscana, con un progetto presentato assieme alla Regione sono state sbloccate risorse del Ministero dello sviluppo economico, con un accordo prima di innovazione e poi di sviluppo industriale. Il cronoprogramma prevede la conclusione dei lavori nel 2022 quando si stima che saranno completati il nuovo centro di sviluppo e ricerca, i laboratori di modelleria, gli uffici e la mensa: un polo di produzione ma anche formativo di 13 mila metri quadri con pareti a vetro che si affacciano sul paesaggio del Chianti e quasi otto ettari di terreni attorno.

“L’obiettivo raggiunto è il risultato di un gioco di squadra tra istituzioni, pubblico e privato ed è anche l’esempio di come, a volte in modo molto semplice garantendo prima di tutto risposte e tempi certi, si possano sostenere ed aiutare nuovi investimenti” ha commentato il presidente della Toscana, Eugenio Giani, presente all’inaugurazione del cantiere.

Dopo il protocollo firmato con la Regione, alla fine dell’anno scorso, Fendi aveva siglato un patto per l’innovazione sulla digitalizzazione di alcuni processi: in quel caso non riguardava solo la presenza della maison in Toscana ma anche in Campania, Puglia e Lazio, 18 milioni di spesa cofinanziati per 4,2 dal Mise e per 900 mila euro dalle Regioni. Poi a Luglio del 2020 era arrivata la firma dell’accordo di sviluppo industriale per il nuovo stabilimento: 57 milioni di euro di investimenti, 5 milioni e 300 mila di cofinanziamento da parte ancora del Mise e 500 mila euro della Regione.

Come numerose altre aziende, Fendi è stata aiutata dalla Regione, attraverso gli uffici “Invest in Tuscany” che da dieci anni fanno capo alla presidenza, a rimanere sul territorio toscano per svilupparsi.