Attualità

Chiese e centri sociali si rifanno il look

Il Comune ha finanziato con 50mila euro i lavori di restauro e manutenzione di sei parrocchie e cinque tra Case del popolo e circoli Arci

Queste risorse sono frutto della ripartizione degli oneri di urbanizzazione secondaria incassati nel 2014. In tutto si tratta di 50mila euro che il Comune di San Casciano Val di Pesa destinerà a chiese e centri sociali.

Nel dettaglio, 29mila euro e serviranno alla realizzazione di opere di rifacimento, ristrutturazione, messa in sicurezza e manutenzione straordinaria. Si avvarrà del fondo la parrocchia di Santa Maria a Mercatale per la realizzazione di alcuni lavori di manutenzione straordinaria relativi al campanile della chiesa. Altri edifici religiosi che impiegheranno il contributo sono la parrocchia di Santa Caterina D'Alessandria a Cerbaia, la parrocchia di San Giovanni in Sugana e la chiesa di San Martino ad Argiano per interventi di manutenzione straordinaria.

La parrocchia di Santa Cristina Montefiridolfi destinerà la risorsa ad un intervento di ristrutturazione e di messa in sicurezza della torre camparia e delle campane presenti al suo interno; la Pieve di Santo Stefano a Campoli potrà beneficiare del contributo per la realizzazone di opere di completamento per il recupero e la manutenzione straordinaria del chiostro dell'edificio religioso.

Quanto ai centri civici e sociali, le risorse (21mila euro) saranno assegnate ai Circolo Arci e Acli di San Casciano per interventi di ristrutturazione e manutenzione degli edifici. Alla Casa del Popolo di Mercatale, al Laboratorio Amaltea e al Circolo Santa Caterina D’Alessandria a Cerbaia saranno destinati altri fondi. Gli interventi programmati scaturiscono da necessità specifiche dei centri e interessano lavori di ristrutturazione, rifacimento, miglioramento degli impianti elettrici e di riscaldamento. “Sono risorse - ha sottolineato il sindaco Massimiliano Pescini – che, oltre ad essere finalizzate alla attuazione di interventi che mirano al miglioramento degli spazi sociali, contribuiscono a riqualificare alcune delle emergenze architettoniche più pregiate del nostro territorio”.