Da quando è stato attivato il provvedimento sui buoni spesa per aiutare le famiglie in crisi per l'emergenza Covid a reperire i generi di prima necessità, i tre Comuni del Chianti hanno ricevuto oltre 1.000 domande, 600 delle quali sono state accolte. I dati sono quelli del bilancio redatto dai Comuni di Barberino Tavarnelle, Greve in Chianti e San Casciano.
Alcune delle domande, si legge in una nota congiunta delle amministrazioni chiantigiane, non sono state accolte perché presentate più volte oppure perché mancanti dei requisiti necessari all'attivazione dei buoni spesa.
Un grande ruolo, si legge nella stessa nota, lo hanno rivestito le associazioni di volontariato. L'Unione del Chianti ha poi realizzato la campagna diffusa “La spesa che non ti lascia solo” che, si legge, "ha offerto un contributo concreto a coloro che sono stati colpiti dall’emergenza del Coronavirus dal punto di vista economico e sociale".