Si esprime in maniera netta il primo cittadino di Castellina in Chianti, con un no alla ipotesi di fusione dei comuni nel Chianti e soprattutto no ad un referendum che ne acceleri il processo.
Un tema delicato che ha bisogno di un lavoro condiviso per garantire ai cittadini gli stessi servizi che ogni singola amministrazione, ad oggi, è in grado di offrire.
Diversità geografiche e di storicità che dovrebbe essere rafforzata a sostegno in primo luogo dell'area geografica del Chianti Storico
Unire si, ma per migliorare e per farlo occorre tempo.
“Castellina in Chianti - aggiunge Bonechi - ha avviato, da diversi anni, la gestione associata di alcuni servizi e funzioni fondamentali con Radda e Gaiole in Chianti e intendiamo continuare su questa strada attraverso l’Unione dei Comuni, con una crescente razionalizzazione di risorse umane ed economiche e la costituzione di uffici unici. Questa, a mio avviso, è l’unica forma istituzionale che, allo stato attuale, può migliorare la risposta e la qualità dei servizi rivolti ai cittadini in un momento di crescente difficoltà per gli enti locali, chiamati a unire le forze in risposta ai tagli nei trasferimenti statali.