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Chianti e Valdelsa, terra di terremoti

La scossa più forte risale al 1901, magnitudo di 4.7. Un lungo sciame sismico si era verificato nella zona del Chianti tra fine 2014 e inizio 2015

Persone in strada dopo la scossa da 3.9 alle 18,53

La terra ha tremato, forte, alle 18,53. Una scossa da 3.9 il cui epicentro è stato riscontrato a nove chilometri di profondità, a Castelfiorentino.

Il terremoto è stato avvertito in varie parti della Toscana. Per adesso l'unico danno segnalato riguarda Castelnuovo Valdelsa, nel Comune di Castelfiorentino. Un edificio è stato dichiarato inagibile dai vigili del fuoco e sette persone sono state evacuate.

Tra dicembre 2014 e marzo 2015 nella zona del Chianti si sono registrate oltre 500 scosse sismiche con punte massime di 3.7. Un lungo sciame che non ha prodotto danni.

La storia dei terremoti a Castelfiorentino è stata ricostruita dall' Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), in particolare da Filippo Bernardini e Carlo Meletti: "La zona di Castelfiorentino e Certaldo è stata sede di una piccola sequenza sismica nell’estate del 2014 che ha avuto come evento di magnitudo massima, pari a 3.4, quello del 9 agosto alle 15,47. Va ricordato che questa zona risente dei terremoti che si verificano nella vicina Val di Pesa e nell’area a sud di Firenze".

Bernardini e Meletti hanno spiegato che la zona della Valdelsa è caratterizzata da una attività sismica di livello medio-basso. La storia sismica di Castelfiorentino parte dal XVIII secolo.

L'evento più forte mai registrato risale al 1901 quando la terrà tremo a un'intensità rilevata di 6 gradi della scala Mercalli, vale a dire 4.7 della Richter "circa 16 volte più forte di quella di ieri - hanno spiegato Bernardini e Meletti - e un’intensità epicentrale pari al grado 6 Mcs proprio a Castelfiorentino e anche a Castelnuovo d’Elsa: in entrambe queste località, stando alle notizie dell’epoca, ci furono lievi danni, documentati in cadute di comignoli e lievi lesioni a qualche edificio; a Castelnuovo d’Elsa crollò una vecchia torre già diroccata. La scossa fu avvertita più o meno fortemente in un’ampia area della Toscana". 

"Gli eventi più forti storicamente documentati in Valdelsa - hanno aggiunto i due esperti - sono quelli che hanno interessato l’area tra Poggibonsi, San Gimignano e Colle Val d’Elsa, dunque ben più a sud della scossa di ieri. Nel 1804 ci fu una importante sequenza il cui evento principale avvenne il 18 ottobre (Mw 5.1) e causò danni diffusi, ma nel complesso moderati e leggeri (7 MCS), proprio a Poggibonsi, San Gimignano e Colle Val d’Elsa, mentre non sono noti gli effetti a Castelfiorentino. Una forte replica (Mw 4.8, Io=6 MCS) avvenne il 17 dicembre dello stesso anno".

"La stessa zona fu poi colpita di nuovo 65 anni più tardi, il 26 settembre 1869 (Mw 5.0, Io=7 MCS) con danni nei tre centri sopra menzionati; a Castelfiorentino la scossa fu avvertita fortemente da tutta la popolazione, causò panico, ma non sono attestati danni di sorta. Altri terremoti sono avvenuti a cavallo tra Ottocento e Novecento: il 15 febbraio 1890 (con replica a maggio) di Mw 4.5, sentito forte ma senza danni in una vasta zona da Barberino Val d’Elsa, Colle Val d’Elsa, Poggibonsi fino a Firenze, Pontassieve e Siena; il 21 aprile 1906 con danni a Poggibonsi (Mw 4.3) e il 20 dicembre 1906 (Mw 4.0), tutti avvertiti lievemente a Castelfiorentino" hanno concluso Bernardini e Meletti.