Attualità

Shakespeare dà lezione di legalità

Gli artisti del Regina Margherita di Marcialla insieme ai volontari andranno in tour nelle scuole di Corleone per condurre corsi e attività teatrali

Parlare di legalità agli studenti di Corleone dal palcoscenico itinerante di una compagnia di artisti del Chianti e della Valdelsa. Mancano due giorni alla partenza di un gruppo di cittadini di Tavarnelle e Barberino che si recheranno nella cittadina siciliana per promuovere il valore della cultura e del linguaggio teatrale come strumenti di contrasto alle mafie nell'ambito di un progetto che da anni coinvolge alcuni volontari del Crc La Rampa e dello SpiCgil presenti nei campi di lavoro Liberarci dalle Spine.

La storia dell'amore impossibile di Romeo e Giulietta, capolavoro di Shakespeare, opera tra le più celebri del teatro di tutti i tempi, è il testo-simbolo che girerà nelle scuole di Corleone attraverso la forma laboratoriale rivolta agli studenti e lo spettacolo conclusivo messo in scena con la partecipazione dei ragazzi e il coinvolgimento delle loro famiglie. Il percorso teatrale è realizzato da un gruppo di attori e attrici del Teatro Regina Margherita di Marcialla e del Teatro del Riflesso di Colle Val d'Elsa.

Il progetto prevede l'organizzazione di laboratori e performaces teatrali presso l'Istituto superiore "Don Colletto", la scuola secondaria di primo grado "Vasi" e la scuola primaria "Finocchiaro" di Corleone. Durante i tre giorni di permanenza a Corleone gli attori soggiorneranno a Casa Caponnetto, bene confiscato ai nipoti di Totò Riina, sede della Coop Sociale Lavoro e Non solo che gestisce terreni e immobili confiscati alla mafia. Inoltre incontreranno gli associati di "Fior di Corleone" , associazione nata per la promozione, la valorizzazione e la tutela dei produttori onesti del territorio corleonese, visiteranno i luoghi simbolo dell'antimafia e incontreranno i soci della cooperativa. L'evento è organizzato in collaborazione con il Crc Arci La Rampa di Tavarnelle, il circolo Arci Semifonte di Barberino e con il patrocinio dell'Unione comunale del Chianti fiorentino.

“Lo percepiamo come un dovere e una responsabilità civile – dichiara il presidente del Circolo Anna Canocchi – torniamo in Sicilia con un valore aggiunto che in questo caso è rappresentato dalla passione per il mondo della scena coltivata da un gruppo di artisti del nostro territorio, un percorso che dura da anni e che ci ha dato modo, accogliendo e operando insieme ai soci e agli amici di Corleone, di comprendere il senso più profondo del fare antimafia”.

“A Corleone lavoreremo sulla tragedia scespiriana – commenta Sara Innocenti, presidente dell'associazione culturale Marcialla – che rappresenta l'archetipo di riferimento per ogni vicenda d'amore. Un amore incondizionato e appassionato, ostacolato dall'odio di due famiglie nemiche. Abbiamo scelto questo testo in quanto contiene svariate analogie rispetto ai temi della contemporaneità. Ogni forma di amore è uno strumento culturale che promuove legalità e cooperazione”.