Cultura

Il mistero del Michelangelo a Marcialla

Il sindaco lancia un appello agli studiosi. La Pietà conservata nella Chiesa di Santa Maria a Marcialla è di Michelangelo?

un particolare del dipinto

“Gli esperti di tutta Italia mi aiutino a sciogliere il giallo michelangiolesco di Marcialla, del dipinto custodito nella chiesa della frazione barberinese attribuito al grande maestro da alcuni fonti scritte e dalla tradizione popolare”.

E’ il sindaco di Barberino Val d’Elsa Giacomo Trentanovi ad invitare critici, storici dell’arte ed esperti, riuniti in occasione del G7 della Cultura che si tiene a Firenze in questi giorni, a visitare la Chiesa di Santa Maria a Marcialla e verificare l’eventuale paternità, mai accertata, del giovane Michelangelo.

Per anni la comunità ha conservato e tramandato l’orgogliosa consapevolezza di avere in casa una Pietà michelangiolesca, eseguita dal pittore in età giovanile probabilmente nel 1495 durante la sua breve permanenza nel convento degli Agostiniani a Marcialla.

“Vorrei si facesse chiarezza sulla presenza di un’eventuale ‘mano’ michelangiolesca nella Chiesa di Santa Maria – prosegue il primo cittadino - per non lasciare scoperta una di quelle pagine della storia dell’arte italiana che potrebbe rivelarsi tra le più importanti”.

"Il prestigioso evento fiorentino dà l’occasione - commenta il sindaco - di invitare i grandi esponenti della cultura mondiale a dare un parere sulla possibile attribuzione al genio fiorentino dell’affresco su cui fa leva anche la presenza della sigla “MBF” rilevata dietro una pietra dell’altare, sotto l’affresco". Il Comune si rende disponibile ad accogliere gli esperti interessati a studiare le iconografie.