Attualità

In arrivo il più grande telescopio toscano

Il sofisticato strumento troverà casa nella cupola di Montecorboli dell'osservatorio polifunzionale del Chianti

L’Osservatorio polifunzionale del Chianti si prepara ad accogliere il più grande telescopio della Toscana, uno dei più avanzati a livello nazionale per la ricerca scientifica e lo studio degli esopianeti e dei fenomeni di variabilità stellare. 

Il Comune ha appena concluso la prima tranche di lavori che permetterà di installare la sofisticata strumentazione, in arrivo dall’Osservatorio di Torino, all’interno della cupola di Montecorboli, sezione centrale della struttura situata tra le colline di Barberino Val d’Elsa e San Donato in Poggio, nel cuore del Chianti fiorentino. 

Si tratta di un basamento atto a sostenere il nuovo telescopio il cui specchio primario raggiunge gli 80 centimetri di diametro. “Il progetto - ha dichiarato l’astronomo e coordinatore scientifico Emanuele Pace - lancia l’osservatorio nell’orbita nazionale, gli esopianeti infatti diventeranno l’oggetto di studio dell’Osservatorio chiantigiano che investe sull’alta qualità del cielo di campagna per affermarsi come il più alto presidio e punto di riferimento italiano per la ricerca e la cultura scientifica specializzata sullo studio dei mondi extrasolari”.

Il telescopio sarà trasferito dall’Osservatorio di Torino alla semisfera chiantigiana grazie ad una collaborazione avviata con l’Osservatorio di Torino e un accordo ufficiale che vede coinvolti l’Unione comunale del Chianti fiorentino, ente proprietario della struttura, e i coordinamenti scientifici toscani e piemontesi. Nella struttura, caratterizzata dalle sezioni astronomica, ambientale, meteorologica, sismica, coabitano scienza, ricerca e cultura. “Con questa importante acquisizione concessa in comodato d’uso – spiega Emanuele Pace - l’osservatorio farà un salto di qualità. Le caratteristiche e le potenzialità dello strumento permetteranno di puntare i riflettori sul sistema planetario, nel buio dello spazio, alla ricerca di presenze lontane, "gemelli" terrestri di cui potremmo studiare l’indice di similarità con la terra”.

Un investimento di rilievo anche sul piano economico legato alle spese di trasferimento dello strumento e della sua messa in opera. I Comuni di Barberino e Tavarnelle e l’Università di Firenze hanno finanziato la realizzazione della nuova collocazione all’interno della Cupola. Soddisfatti i sindaci Giacomo Trentanovi e David Baroncelli.