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Radio d'epoca, donazioni per il Museo del Chianti

Tanti cittadini stanno contribuendo al progetto nato da una collezione privata. Donate radio d'epoca conservate negli anni tra i tesori di famiglia

Nascerà un vero e proprio museo dedicato alla radio d'epoca dove possono trovare spazio le oltre 500 rarità, dal 1924 fino ai giorni nostri, che costituiscono il patrimonio del collezionista Daniele Camiciottoli di Barberino Tavarnelle.

L'appassionato di radio d'epoca ha ricevuto nuovi apparecchi che raccontano la storia d'Italia, messi a disposizione da alcuni cittadini del territorio e dell'area fiorentina. I donatori sono stati attratti dall'idea e dal progetto del Comune di Barberino Tavarnelle di realizzare

Una risorsa culturale che testimonia e ripercorre le origini della radio destinata a tradursi in un'opportunità pubblica di conoscenza e approfondimento per volontà della giunta Baroncelli. Hanno entrambe il marchio di fabbrica italiano le radio d'epoca, che hanno cominciato a suonare negli anni 40', frutto di una doppia donazione. 

Da un lato è stata Donatella Pieracci, cittadina residente a Firenze a consegnare a Daniele il proprio apparecchio, un mobile costituito da radio e giradischi, dall'altro Linda Giuliani ha preferito consegnare a Daniele Camiciottoli e all'amministrazione comunale di Barberino Tavarnelle il gioiello affettivo di famiglia, piuttosto che venderlo. Si tratta di una radio targata Marconi del 1941. È così che Daniele Camiciottoli può incrementare la sua collezione in vista dello spazio pubblico per il quale il Comune sta cercando un ambiente adeguato. 

"Cogliamo l'occasione - dichiara il sindaco David Baroncelli - per ringraziare le donatrici e rilanciare l'invito a donare ai cittadini del nostro territorio che possiedono in casa piccoli grandi tesori di famiglia da sfogliare come album di ricordi, li riteniamo importanti cassetti della memoria che intendiamo aprire e rendere accessibili a tutti, realizzando un museo dedicato alla radio d'epoca italiana e internazionale". 

Con Daniele Camiciottoli si sono fatti avanti anche altri cittadini di Firenze e Barberino Tavarnelle che hanno reso disponibili per il futuro museo i loro apparecchi degli anni '50.