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Nella panchina rossa il vuoto che segna

Il simbolo della violenza sulle donne è stato installato nella frazione di Vico d'Elsa. Si tratta della terza panchina rossa sul territorio comunale

La panchina rossa a Vico d'Elsa

Anche nella frazione di Vico d'Elsa una panchina dipinta di rosso per non dimenticare, un posto vuoto, segno della forza collettiva che accende pubblicamente i riflettori sul tema della violenza contro le donne, evidenziando l'assenza di vita causata dal femminicidio. Un simbolo visibile, dedicato a tutte le donne che non ci sono più, per continuare a riflettere, ad interrogarsi, ad indignarsi su una piaga purtroppo sempre più diffusa, che brutalizza e prevarica sulla vita e i desideri delle donne.

La panchina rossa, la terza del territorio comunale di Barberino Tavarnelle, siglata con il numero antiviolenza e stalking 1522, è stata presentata ieri dall'assessora alle pari opportunità Marina Baretta e da alcuni cittadini della comunità di Vico d'Elsa che hanno promosso la realizzazione dell'iniziativa.

"Inaugurare la panchina il primo maggio - ha dichiarato l'assessora Marina Baretta - significa onorare il diritto al lavoro che per le donne passa attraverso il diritto alla vita, è nostro dovere tenere alta l'attenzione e assumere un impegno costante e condiviso con la comunità per contrastare un fenomeno drammatico che non accenna a perdere peso specifico, sono sempre più numerose le donne che denunciano e chiedono aiuto, come rileva l'attività dello Sportello antiviolenza che abbiamo attivato nel nostro territorio gestito da alcuni anni dall'associazione Artemisia". Alla presentazione sono intervenuti anche gli assessori Anna Grassi e Roberto Fontani e alcuni abitanti della frazione.