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Un caravan pieno di assunzioni

Sono 100 i posti di lavoro che si preparano nell'area industriale Laika di Sambuca Val di Pesa. In parte verranno riassorbiti lavoratori Bekaert

Un caravan pieno di assunzioni, nello specifico 100, nell'area industriale Laika Caravans di Sambuca Val di Pesa. Grazie a un investimento nato dalla collaborazione con il Comune di Barberino Tavarnelle, il capannone dove operava Laika fino a qualche anno fa viene rifunzionalizzato e rimesso in produzione portando nuove unità di personale nell’area industriale di Sambuca dove in parte verranno riassorbiti lavoratori dello stabilimento valdarnese della Bekaert.

L'annuncio arriva direttamente dall'amministrazione comunale di Barberino Tavarnelle: "Sambuca Val di Pesa si conferma polo industriale, tra i più rilevanti della Toscana, per lo sviluppo sostenibile dell’economia regionale e la creazione di nuove opportunità nel mondo del lavoro. Saranno un centinaio i lavoratori chiamati a formare i nuovi organici del marchio Laika Caravans - si legge in una nota - azienda leader nel settore della camperistica, che si appresta ad insediarsi in uno dei capannoni produttivi presenti nel sito industriale di Sambuca. Un investimento fondamentale che nasce dalla collaborazione tra l’azienda e il Comune di Barberino Tavarnelle, impegnato nell’ampliamento e nella rivitalizzazione dei piani produttivi dell’area di Sambuca".

“Il capannone dove operava Laika fino a qualche anno fa – dichiara il sindaco David Baroncelli - viene rifunzionalizzato e rimesso in produzione creando nuovi posti di lavoro, portando nuove unità di personale nell’area industriale di Sambuca. Una risposta di importanza centrale per il nostro territorio che non ha mai smesso di considerare il lavoro un punto cardine per la ripresa del contesto socio-economico attuale, costretto a far fronte alle conseguenze dell’emergenza”.

All’investimento previsto nell’area di Sambuca Laika affianca un altro importante intervento nel territorio che assume una doppia connotazione sociale e occupazionale. “Trovo che la volontà dell’azienda – prosegue il sindaco - di dare spazio ai lavoratori della Bekaert, che fino a questo momento non avevano trovato una soluzione, reintegrando 60 di loro nel tessuto economico locale sia un’azione di fondamentale importanza, un esempio di responsabilità sociale di cui il Chianti potrà beneficiare grazie anche all’impegno della Regione Toscana e delle forze sindacali che si sono fortemente adoperate per sostenere il rilancio del territorio in questo progetto”.