Attualità

Un parco in area abbandonata alle porte di Firenze

Versa in stato di abbandono l’area del Comune di Bagno a Ripoli che si candida a diventare parco con un bando ministeriale per la rigenerazione urbana

Tra il centro abitato di Sorgane e il giardino “Nano Campeggi” ai Ponti c'è un’area che oggi versa in stato di abbandono ma che il Comune di Bagno a Ripoli ha intenzione di acquisire dal privato.

Circa 9 ettari di parco da rigenerare tra patrimonio verde esistente, percorsi storici e sorgenti che caratterizzano la collina di Sorgane.

L’area del Parco di Ripoli, ampia circa 9 ettari pari a circa 90mila metri quadrati, confina a Ovest con il centro abitato di Sorgane, a Est con il campo sportivo dei Ponti, a Nord con la pista ciclabile e a Sud con la collina di Ritortoli. Sarà accessibile da Sorgane, da via Roma e dal parcheggio dei Ponti e dell’area sportiva, da un accesso pedonale collocato a Sud attraverso il percorso dalla collina di Ritortoli denominato “Giro e scavalco”, progetto condiviso con il Comune di Firenze.

“Quest’area nel 2011 era stata inserita nel Piano strategico come zona idonea ad ospitare nuove case - ha detto il sindaco Francesco Casini -. Oggi quella previsione viene archiviata per sempre, con un cambio di rotta totale e una precisa scelta politica che privilegia il verde pubblico e la sostenibilità, restituendo a tutta la comunità un pezzo di territorio naturale, bellissimo e a lungo abbandonato. Una scelta proposta e condivisa con la popolazione durante il percorso partecipativo previsto dall’iter per la revisione degli strumenti urbanistici”.
Il sindaco detta già le tempistiche per la realizzazione del nuovo Parco di Ripoli. “Vogliamo procedere in tempi molto rapidi sfruttando le opportunità concesse dal Recovery Fund e dai prossimi bandi ministeriali, a partire da quello dedicato alla rigenerazione urbana del Ministero dell’Interno in scadenza il 4 giugno, siamo in una fase progettuale già molto avanzata”.

“Dopo il Parco di Grassina, si aggiunge un altro tassello alla Bagno a Ripoli di domani - ha aggiunto Casini - che mette al primo posto la sostenibilità. Si valorizza l’identità del territorio, la sua vocazione paesaggistica, con una fetta di città che finalmente torna a vivere”.