Attualità

Acqua, ordinanze anti spreco

I sindaci di San Casciano, Greve, Tavarnelle e Barberino invitano a non farne un uso improprio: multe salate in arrivo

Il caldo torrido di questi ultimi giorni si è abbattuto anche sulle Colline del Chianti, per tradizione uno dei luoghi in cui d'estate il fresco era sempre stato uno dei protagonisti. Ma per evitare problemi, sono state pubblicate ordinanze antispreco per il risparmio dell’acqua, servizi e consigli per far fronte alle esigenze degli anziani. I sindaci di San Casciano, Greve, Tavarnelle e Barberino in forma congiunta hanno emesso l’ordinanza con la quale, in virtù delle disposizioni volte a razionalizzare la risorsa erogata attraverso l’acquedotto pubblico, si vieta l’uso dell’acqua potabile per lavaggio di cortili e piazzali, di veicoli a motore, innaffiamento di giardini, prati ed orti, riempimento di vasche da giardino, fontane ornamentali, anche se dotate di impianto di ricircolo dell’acqua. “L’ordinanza – hanno voluto sottolineare i sindaci – fornisce anche alcune indicazioni e accorgimenti al fine di evitare inutili sprechi e risparmiare l’acqua”.

Non solo: l'invito ai cittadini che viene fatto è anche quello di riparare prontamente perdite, anche minime, da rubinetti, sciacquoni, installare sugli stessi rubinetti dispositivi frangigetto, limitare la ricarica degli sciacquoni introducendo nei medesimi una bottiglia di plastica ben chiusa riempita di acqua od altro oggetto che sottragga volume al serbatoio, non utilizzare l’acqua corrente per il lavaggio di stoviglie e verdure, ma solo per il loro risciacquo, utilizzare l’acqua di lavaggio di frutta e verdura per innaffiare le piante e l’acqua di cottura della pasta per il lavaggio manuale delle stoviglie, impiegare lavastoviglie e lavatrici solo a pieno carico, preferire la doccia al bagno, avendo cura in particolare di non far scorrere acqua mentre ci si insapona, non far scorrere in modo continuo l’acqua durante il lavaggio dei denti o la rasatura della barba. Per il mancato rispetto dei divieti i cittadini rischiano sanzioni da 25 a 500 euro.