Attualità

A scuola rinasce la bottega artigiana

Alla media di San Casciano laboratori per tutto l'anno con gli artigiani del Chianti, pronti ad insegnare i vecchi mestieri

Per riscoprire le tradizioni, i segreti e i mestieri di una volta, apprendere secondo stili e linguaggi diversi, valorizzare le vocazioni di ciascun allievo, la bottega artigiana “Impara l’arte e mettila da parte”, ricavata nella ex aula d’arte della scuola media di San Casciano, riapre i battenti. Tutti i lunedì dalle 14 alle 16 per l’intero anno scolastico gli studenti della “Ippolito Nievo” potranno imparare nuove abilità attraverso la maestria degli artigiani di San Casciano e del territorio chiantigiano. Falegnami, impagliatori, restauratori, sarte, ceramisti daranno vita alla bottega, come avveniva una volta, con tutti gli strumenti e gli attrezzi dei mestieri. Alla base del progetto, frutto della collaborazione tra Cna Firenze, dirigenza scolastica e Comune di San Casciano, la creazione di un atelier delle idee e del fatto a mano che vive come percorso didattico attraverso il pieno coinvolgimento degli allievi.

“L’obiettivo di questa iniziativa va in molte direzioni – ha commentato il dirigente scolastico Marco Poli – permette di riaccendere l’attenzione su un importante patrimonio di saperi del nostro territorio che rischia di disperdersi se le nuove generazioni non ne comprendono il valore e ne assumono le redini, è un progetto che amplia l’offerta formativa rivolta ai ragazzi che possono studiare e imparare meglio vedendo fare le cose, assistendo alla loro realizzazione, altro fattore rilevante la funzione di valorizzazione delle capacità degli studenti, l’iniziativa potrà accrescere il livello di autostima negli allievi”. Con gli attrezzi del mestiere gli studenti impareranno a restaurare, intagliare, ricamare, decapare, impagliare. Un'esperienza coinvolgente anche per l’assessore alla Pubblica Istruzione Chiara Molducci: “Insegnare ai nostri studenti la sapienza che c’è nei mestieri artigiani – ha detto - è lo strumento migliore per far capire il nostro territorio e la sua evoluzione e per dare loro una possibile prospettiva per il futuro”.