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Attualità venerdì 26 gennaio 2018 ore 18:07

Canone concordato, agevolazioni fiscali

L'assessore Masti: "Puntiamo ad aumentare il numero dei contratti e ad abbassare il livello degli affitti sul libero mercato"



SAN CASCIANO — Promuovere l’ampliamento del mercato alle locazioni degli immobili sfitti, individuare una soluzione per gli sfratti legati a morosità non colpevole, ricondurre alla legalità il mercato sommerso e irregolare degli affitti. Sono queste alcune delle misure che il Comune di San Casciano si impegna ad attuare e a incentivare dopo aver condiviso gli accordi territoriali sulle locazioni abitative sottoscritti dalle organizzazioni sindacali, dalle associazioni degli inquilini Sunia, Sicet, Uniat, Unione inquilini, Conia e dalle associazioni dei proprietari Appc, Asppi, Confabitare, Confedilizia, Uppi. 

Gli accordi prevedono la diminuzione del costo a metro quadro degli alloggi con il ette per cento in meno rispetto ai prezzi dell’accordo del 2009 e maggiori controlli sulla veridicità dei contratti stipulati.

In caso di stipula di un contratto di locazione concordato spettano al proprietario dell'appartamento agevolazioni per l'Imu e la Tasi. Se per gli immobili locati a canone libero la somma delle aliquote Imu e Tasi è pari all'1,06 per cento, per gli immobili locati a canone concordato l'aliquota complessiva si riduce sino allo 0,98 per cento. 

Si tratta di un’agevolazione introdotta dal Comune di San Casciano, con deliberazione consiliare. Per i soli immobili locati a canone concordato l'imposta dovuta sia a titolo Imu che Tasi è ridotta del 25 per cento e in questo caso è un’agevolazione prevista dalla normativa nazionale vigente. 

Le due agevolazioni combinate portano ad una diminuzione complessiva rispetto al canone libero dell'imposta del 30,6 per cento.

Chi applica il canone concordato ha diritto inoltre ad agevolazioni in materia di cedolare secca. Se il contratto è libero, l’aliquota sul canone di locazione loro annuo è pari al 21 per cento, qualora si tratti di concordato l’aliquota si abbassa della metà, sfiorando il 10 per cento. Il canone di locazione degli immobili da locare è stabilito per zone in base alle fasce di oscillazione.

“Quello della casa è un problema rilevante nel nostro territorio - ha proseguito l’assessore Masti – è sensibile l’incremento delle famiglie e delle fasce più deboli della popolazione alla ricerca di una soluzione abitativa, fenomeno aggravato dalla crisi che ha generato un numero sempre più alto di casi di sfratti per morosità non colpevole, ovvero di quei casi in cui si è verificata una riduzione delle entrate delle famiglie a causa della precarietà o della perdita del posto di lavoro”.


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