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Attualità venerdì 09 giugno 2017 ore 17:18

Un bicchiere di vino, prima di dirsi Si

Ultima tendenza nel Chianti, festeggiare l’addio al celibato con gli inconfondibili Profumi di Lamole. Già oltre 500 bicchieri venduti



GREVE IN CHIANTI — Turisti non per caso, futuri sposi e intenditori di Bacco, scelgono Lamole per festeggiare col sorriso ed un bicchiere in mano l’addio al celibato. Una singolare coincidenza ha fatto incrociare nella piazza del borgo storico il destino di quattro gruppi di giovani trentenni, una cinquantina di ragazzi originari di Brescia, Trento, Modena e Bergamo, tutti attratti a distanza di centinaia di Km dai “Profumi di Lamole”. Come dire la qualità delle eccellenze vinicole e il contesto naturalistico, tra i più pregiati d’Italia, rappresentano un buon viatico per trascorrere le ultime ore da single e convertirsi al fatidico sì, il vino inizia ad una stagione di esperienze e sapori intensi prima di compiere il passo più importante della vita. Ma la presenza degli scapoli last minute è solo una delle note di colore, allegre e inattese, punta di una somma di dati record che ha sorpreso gli stessi organizzatori. Alla sedicesima edizione della kermesse che unisce vino, tradizione e radici toscane le aziende promotrici insieme al Comune di Greve in Chianti tirano le somme di un bilancio che ha superato ogni più rosea aspettativa. 

“Il successo della manifestazione - commenta Susanna Grassi, presidente dell’associazione che riunisce le aziende di Profumi di Lamole - è stato siglato dalla vendita di oltre 500 bicchieri e dalla presenza massiccia di visitatori italiani”. Il kit della rassegna, composto da borsina e bicchiere griffato, ha inanellato gli ospiti per un venti per cento in più rispetto allo scorso anno. “Ci ha stupiti - aggiunge Susanna Grassi – l’affluenza dei visitatori italiani che ha abbondantemente superato la fetta degli ospiti stranieri, l’85 per cento di appassionati ed esperti, molti dei quali provenienti dalle regioni del centro e del nord Italia, tra i 30 e i 50 anni, hanno scelto di percorrere la via del vino chiantigiano e fermarsi a Lamole, un luogo senza tempo in cui le aziende locali, che investono passione, energia e professionalità in questo settore, si inseriscono con la loro sapienza, la loro intraprendenza nelle sfide del mercato e della competitività contemporanea”. Il segno più ha interessato anche l’adesione dei produttori che oggi sono complessivamente nove: Castellinuzza e Piuca, i Fabbri, Le masse di Lamole, Podere Castellinuzza, Castelli del Grevepesa, Fattoria di Lamole, Lamole di Lamole, Castellinuzza, Jurij Fiore e figlia. 

“Il lavoro di squadra delle aziende lamolesi – commenta soddisfatto il sindaco Paolo Sottani che ha presenziato la rassegna con gli assessori Gionni Pruneti e Lorenzo Lotti - l’incanto del paesaggio di collina con i vigneti ‘verticali’ disposti negli antichi terrazzamenti sostenuti dai muri a secco, l’atmosfera vivace e familiare della manifestazione che ancora una volta stringe il legame tra piccolo e bello nel cuore del Chianti, le degustazioni guidate e i tanti eventi proposti nella due giorni, tra poesia, musica, teatro – sono gli ingredienti di una formula di successo che negli anni è cresciuta grazie all’impegno dei produttori fino a centrare obiettivi ambiziosi come quello dell’edizione 2017”. 

Ad arricchire la manifestazione la presenza di un illustre ospite, designato poi nel corso della kermesse lamolese Docg. Si tratta di Armando Castagno, scrittore, giornalista, docente universitario, sommelier “un personaggio di spicco nel panorama della cultura enologica che abbiamo avuto l’onore di accogliere a Lamole – aggiunge l’assessore alle Attività Produttive Gionni Pruneti – a testimonianza dell’elevata qualità dell’iniziativa, la voglia di crescere e di lavorare insieme delle aziende, impegnate proprio in questi mesi, con il supporto delle amministrazioni comunali, a far decollare la rete del Biodistretto coordinata da Monica Coletta, presente all’iniziativa”. Per tutti, aziende, amministratori comunali e ospiti, una delle immagini più belle di questa edizione resta il tradizionale momento del blend. “La kermesse I Profumi di Lamole non ha rinunciato - ha concluso il sindaco Sottani - al suo momento centrale e simbolico, mixare i vini delle aziende con l’obiettivo di formare un unico prodotto, il nono Vino di Lamole, il modo migliore per condividere la candidatura di Lamole a paesaggio storico d’Italia, frutto di un importante percorso avviato dalla comunità e dalle aziende e sostenuto dal Comune”.


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