Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 20:46 METEO:GREVE IN CHIANTI10°21°  QuiNews.net
Qui News chianti, Cronaca, Sport, Notizie Locali chianti
venerdì 29 marzo 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Sinner-Medvedev, dal 2020 alla finale dell’Australian Open: tutti i precedenti

Attualità venerdì 12 giugno 2015 ore 15:15

Un'offesa su Facebook è diffamazione

La Cassazione ha stabilito che un post dal contenuto offensivo è punibile come un articolo giornalistico diffamatorio. Rischio carcere fino a 3 anni



ROMA — La questione è stata affrontata in Tribunale dopo la denuncia-querela di un privato cittadino che aveva trovato sul proprio profilo Facebook alcune frasi denigranti, con tanto di nome, cognome e foto dell'autore. 

Il giudice di pace si dichiarò incompetente su questa materia, ipotizzando però la fattispecie della diffamazione aggravata.

Poco dopo però anche il Tribunale romano aveva escluso di poter deliberare sulla questione. 

E' a questo punto che è intervenuta la Corte di Cassazione, accreditando la similitudine tra l'offesa via internet e la vecchia diffamazione tramite i giornali.

Secondo i giudici, il fondamento dell'aggravante è "nella potenzialità, nella idoneità e nella capacità del mezzo utilizzato per la consumazione del reato a coinvolgere e raggiungere una pluralità di persone con ciò cagionando un maggiore e più diffuso danno alla persona offesa".

Ogni utente Facebook può contare su una platea di 25 milioni di persone che possono a loro volta condividere e rimbalzare i post in maniera esponenziale.





Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Ti potrebbe interessare anche:

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno