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Attualità domenica 27 agosto 2023 ore 08:31

Senza Superbonus, tutte le agevolazioni per ristrutturare

cantiere edile, ponteggio

Eco, sisma, ancora super, verde, barriere architettoniche: viaggio nell'arcipelago dei bonus ancora in vigore per chi rimette in sesto casa



ROMA — Eco, verde, ancora super in certi casi, sisma o barriere architettoniche: anche senza il Superbonus 110% (che in certi casi però, e lo vedremo più sotto, ancora esiste) ristrutturare con agevolazioni si può. 

Il ventaglio di bonus ancora in vigore, dedicati a tipologie specifiche di interventi, è vasto e vario. Ecco un viaggio fra le opportunità per chi rimette in sesto casa nel 2023.

Superbonus 110%: per chi è rimasto

Scomparso? Non del tutto. Il Superbonus 110% è infatti ancora in vigore per alcuni condomini, quelli che hanno approvato gli interventi di ristrutturazione prima del 25 Novembre 2022 e con Comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila) presentata prima del 31 Dicembre 2022. 

Idem per i proprietari di villette e unità immobiliari con reddito al di sotto dei 15mila euro ma solo se l'abitazione è una prima casa. Per le villette, fra l'altro, l'ultimo decreto approvato dal Consiglio dei ministri (decreto Omnibus) ha prorogato i termini. Così, chi sta ultimando i lavori per un edificio unifamiliare o per una villetta a schiera può concludere e saldare gli interventi fino al 31 Dicembre 2023. Il Superbonus 110% resta applicabile per queste fattispecie solo se almeno il 30% dell'intervento sia stato completato entro il 30 Settembre 2022.

Superbonus 90%

Abitazione principale di cui si è proprietari (o si gode di diritto reale) e reddito non superiore al 15mila euro: è a questa tipologia di contribuente che per il 2023 è riservato il Superbonus 90%. Lo ha stabilito il decreto Aiuti Quater, purché il richiedente rispetti due requisiti:

  • che l'abitazione che si va a ristrutturare sia qualla principale (dimora abituale e residenza fiscale)
  • reddito fino a 15mila euro per una persona singola, 30mila per una coppia, 37.500 per una coppia con un figlio, 45 mila per una coppia con due figli a 60mila per una coppia con tre o più figli. Per un single con figlio a carico si arriva a 22.500 euro.

Se la Cila è stata presentata prima di quest'anno, va dimostrato che l'inizio lavori sia avvenuto comunque nel 2023. Se invece è stata avanzata dopo il 17 Febbraio 2023, si perde il diritto allo sconto in fattura o alla cessione del credito.

Infissi e caldaie: c'è l'Ecobonus

Detrazione del 50% oppure del 65% a seconda del tipo di intervento: è l'Ecobonus a cui si può attingere per infissi, caldaie e in generale per i lavori tesi ad aumentare l'efficienza energetica degli edifici fra installazione di impianti fotovoltaici o di climatizzazione invernale, coibentazioni e simili.

Per questo tipo di agevolazione c'è tempo fino al termine del 2024, perché poi il bonus avrà un tetto del 36% su una spesa massima di 48mila euro a unità immobiliare. 

Attualmente la cifra massima di spesa ammessa è di 60mila euro per ciascun immobile. Bisogna comunicare all'Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori gli interventi effettuati.

Infissi e caldaie: cessione e sconto in fattura

Questa norma è stata introdotta nello scorso Febbraio e consente a cui stia effettuando interventi in edilizia libera (installazione dei telai delle finestre, delle caldaie e delle pompe di calore) di poter contare ancora su cessione dei crediti e sconto in fattura nell'ambito dei bonus edilizi. La cessione dei crediti è possibile per i lavori iniziati in data antecedente al 16 Febbraio.

Bonus ristrutturazione

Ancora nel 2023 e per tutto il 2024 si può poi ottenere una detrazione del 50% sul costo dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria dell'immobile, con limite fino a 96mila euro di spesa per ogni unità. E' il Bonus ristrutturazione, e vi sono compresi infissi, serramenti e persiane, sostituzione del tetto.

Sismabonus

Con questa agevolazione, il Sismabonus, si ottiene una detrazione fra il 50% e l'85% sul costo dei lavori tesi a ridurre il rischio sismico dell'immobile. Si può richiedere il bonus fino al 31 Dicembre 2024.

Il Bonus verde per i giardini

Sistemare il giardino o il verde condominiale: lo si può fare fino al 31 Dicembre 2023 potendo contare sul Bonus verde (o Bonus giardino, appunto) che consiste in una detrazione Irpef nell'arco di 10 anni del 36% sulle spese sostenute per l'intervento fino a 5mila euro per ogni unità immobiliare. 

Il tetto dei 5mila euro va moltiplicato per il numero di unità immobiliari nel caso di interventi sugli spazi verdi condominiali.

Non solo: chi sia proprietario di più immobili, può richiedere il bonus anche per tutti quanti in caso di interventi nelle diverse proprietà. Per immobili ad uso promiscuo, invece, l'agevolazione è ridotta del 50%.

Abbattere le barriere architettoniche: come funziona il bonus

E' confermato fino a tutto il 2025 il Bonus barriere architettoniche che prevede una detrazione del 75% a vantaggio dell'abbattimento di ostacoli alla mobilità interna agli edifici, comprese le finestre di appartamenti in un condominio e incluso lo smltimento di impianti obsoleti.

Bonus mobili ed elettrodomestici: una mano a riarredare

Una mano a riarredare casa arriva col Bonus mobili ed elettrodomestici, confermato oltre che per il 2023 anche per il 2024 e riservato a chi paga le tasse in Italia e sia proprietario di un immobile in ristrutturazione, prerequisito senza il quale non si ha diritto al bonus.

Se si rientra fra gli aventi diritto, arriva una detrazione Irpef al 50% che si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche). 

La detrazione, anche in questo caso in quote decennali di pari importo, ha un importo massimo di 8mila euro nel 2023 e 5mila nel 2024, e include le spese di trasporto e montaggio ove presenti.


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