Céline raddoppia gli stabilimenti in Toscana

Il gruppo francese con 120 negozi nel mondo ha aperto un impianto a Radda dopo quello già in funzione a Strada in Chianti, nel Comune di Greve

RADDA IN CHIANTI — Céline, il marchio francese leader nel settore della pelletteria ha raddoppiato la presenza in Toscana con un nuovo stabilimento a a Radda in Chianti, in provincia di Siena. Oggi la firma di un accordo di collaborazione con la Regione che, nei prossimi cinque anni, per realizzare opportunità di sviluppo, formazione e progetti di ricerca e innovazione sui temi dell'industria 4.0.

Il protocollo è stata firmato fra l'assessore alle attività produttive Stefano Viuffo e il comitato direttivo dell'azienda.

La produzione nell'atelier è è partita già da un mese, con una trentina di assunti, per lo più giovani e giovanissimi, che hanno seguito un corso di formazione intensivo di sei settimane. I modelli in produzione attualmente sono due.

"E' uno dei risultati conseguiti grazie anche all'azione della Regione - ha commentato il governatore Enrico Rossi - Dal 2010 ci siamo dotati di una struttura interna, Invest in Tuscany, per attrarre investimenti dall'estero, aiutare imprenditori che sul territorio vogliono investire o che vogliono espandere aziende già presenti".

"Oggi tutti producono e tutti fanno - ha dichiarato l'assessore Ciuoffo - La sfida è aggiungere qualcosa in più, far sì che il prodotto racconti qualcos'altro, legarlo ad un territorio, farlo con l'eccellenza di chi crede nella qualità. Questa è la strada scelta dai francesi che hanno deciso di affidarsi, con il loro design, alle mani esperte e sapienti degli artigiani della nostra regione".

Quella di Radda in Chianti è la seconda casa in Toscana del marchio francese satellite del gruppo Lvmh. Céline conta infatti già da diversi anni un laboratorio di alta artigianalità a Strada in Chianti, frazione nel comune di Greve in provincia di Firenze. All'interno vi lavorano in circa 250, dalla ricerca e sviluppo all'elaborazione dei modelli, la messa a punto dei prototipi, la gestione della produzione, il controllo qualità e spedizione ai negozi. Con l'indotto e la filiera indiretta si arriva a 800 posti di lavoro.

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