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Attualità martedì 09 aprile 2024 ore 18:40

Falso cibo toscano, agricoltori protestano al confine - VIDEO

Agricoltori e allevatori al valico del Brennero
Agricoltori e allevatori al valico del Brennero

A centinaia sono partiti dalla Toscana per raggiungere il valico del Brennero e smascherare le importazioni d'agroalimentare che toscano proprio non è



BOLZANO — Nel ventre delle cisterne e dei tir in transito dal passo del Brennero, fermati dal muro umano di agricoltori e allevatori di Coldiretti Toscana, c’erano fiumi di latte destinati a noti caseifici pronti per diventare yogurt tricolori, formaggi con l’etichetta già scritta in italiano a cui poi aggiungere solo il marchio dell’azienda importatrice per finire sui banchi della grande distribuzione, centinaia di cosce di maiale allevate in Germania da salare per poter fregiarsi del marchio Made in Italy e Made in Tuscany.

E ancora tulipani dal nord Europa, avocado prodotti in Sudafrica ma esportati dalla Moldavia, poi grano, pere, patate e tanti prodotti ortofrutticoli di origine estera destinati ai mercati e alle aziende nostrane che li faranno diventare, come per magia, prodotti italiani.

Latticini, insaccati, olio, ortaggi, frutta, fiori la cui provenienza è dubbia che sono una piaga per le aziende agricole toscane e non solo nonché una minaccia per la salute dei cittadini sempre più disorientati.

Sono centinaia gli agricoltori e gli allevatori di Coldiretti Toscana guidati dalla presidente regionale, Letizia Cesani, partiti da ogni territorio della regione per raggiungere nell’arco di due giorni il Brennero e lì smascherare il falso agroalimentare con l’aiuto determinate delle forze dell’ordine. 

Decine i camion fermati e controllati che hanno smascherato il fenomeno che per il solo agroalimentare toscano vale oltre 6 miliardi di euro: “E’ da qui che rilanciamo la nostra battaglia sulla trasparenza dell'origine in etichetta che è un diritto dei cittadini europei – ha dichiarato Cesani -. Chiediamo sia una priorità della nuova Commissione Ue e del nuovo parlamento dopo le elezioni europee. Noi non abbiamo paura della trasparenza”.

L'iniziativa va di pari passo con la mobilitazione di Coldiretti che ha lanciato, proprio in occasione del blocco del Brennero, la proposta di legge europea di iniziativa popolare sulla trasparenza. L’obiettivo è raccogliere un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani.


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