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Attualità lunedì 23 marzo 2015 ore 15:08

San Gusmè, presidio contro le Poste

Cittadini in segno di protesta davanti all'Ufficio Postale di San Gusmè

Manifestazione di protesta organizzata dall'amministrazione comunale e dalla Pro Loco contro la chiusura dell'ufficio postale



CASTELNUOVO BERARDENGA — Un presidio davanti all’ufficio postale di Castelnuovo Berardenga per tenere alta l’attenzione sulla riorganizzazione annunciata da Poste Italiane e rinviata nei giorni scorsi al mese di giugno, dove è inserita anche la chiusura dell’ufficio postale di San Gusmè. E’ quello che si è svolto sabato scorso organizzato dalla Pro Loco di San Gusmé e dall’amministrazione comunale, pronta a sostenere azioni di protesta contro la decisione unilaterale adottata da Poste Italiane Spa. Perchè se è vero che è stato bloccato il procedimento di chiusura degli uffici postali del prossimo 13 aprile, è anche vero che sono state chieste soluzioni ai Comuni e comunque, dopo quella data, non c'è niente di definitivo.

“Terremo alta l’attenzione sulla decisione di Poste Italiane nonostante il rinvio – ha detto il sindaco di Castelnuovo Berardenga, Fabrizio Nepi - e siamo pronti a organizzare altre forme di protesta per tutelare diritti essenziali dei cittadini della frazione di San Gusmè, che rischiano di subire pesanti disagi legati alla riorganizzazione degli uffici postali e alla difficoltà nel raggiungere i centri urbani. Con questi obiettivi, insieme agli altri Comuni della provincia di Siena interessati, abbiamo già avviato il ricorso al Tar, contando sul supporto di Regione Toscana, Anci e Uncem Toscana”.

“La chiusura dell'ufficio postale a San Gusmè, che al momento è aperto solo due volte la settimana – ha sottolineato invece il vicesindaco, Alessandro Maggi - provocherà forti disagi, anche sotto il profilo sociale, per i cittadini della nostra frazione, pronti ad affidare i propri risparmi e conti correnti postali ad altri soggetti che hanno già mostrato la loro disponibilità in risposta al disagio provocato da Poste Italiane. A dare forza alla nostra protesta sono anche gli impegni non rispettati da Poste Italiane due anni fa, dopo la chiusura dell'ufficio postale di Vagliagli, con il mancato potenziamento di quello di Pianella con un secondo sportello. Continueremo a vigilare sugli sviluppi della vicenda, insieme a tutti gli altri soggetti interessati, alla luce di un rinvio che ci auspichiamo non nasconda altri fini”.


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