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Cultura mercoledì 05 novembre 2014 ore 08:00

In principio fu Eva...e poi?

Le sculture dell’artista fiorentina Lea Monetti in mostra dall’8 novembre al 14 dicembre nella Sala delle Colonne. Sarà Sgarbi ad inaugurarla



PONTASSIEVE — Sedici sculture di Lea Monetti che rappresentano e raccontano la donna di oggi attraverso il mito e l’allegoria, l’Eva mitica e l’Eva del 2000, il mito della peccatrice e la coscienza della condizione femminile.

In principio fu Eva... e poi?Questo il titolo provocatorio della mostra di Lea Monetti, che dall’8 al 14 novembre al sarà ospitata nella Sala delle Colonne del palazzo Comunale di Pontassieve .

L’artista fiorentina espone una serie di sculture femminili in bronzo, che si pongono come prototipi di bellezza. Opere che ben si sposano con gli archi e le volte della Sala delle Colonne, polo espositivo che nasce accanto al Palazzo Sansoni Trombetta nel cuore di Pontassieve. Una mostra carica di significati con la figura di Eva che si erge a protagonista, unendo bellezza, eleganza e senso dell'umano in una serie di opere realizzate con mano magistrale da dove scaturisce una profonda riflessione sull’universo femminile. Una riflessione che è racchiusa nell’installazione principale che fa da fil rouge a tutta l’esposizione, dove l’artista contrappone “La Eva Mitica” - seduta pensierosa sul mucchio di mele morsicate - con la “Eva 2000” - che siede sulla teca di vetro contenente i suoi oggetti quotidiani, testimonianze del tempo in cui vive, delle proprie abitudini e del proprio carattere e assumono il significato dei tesori ritrovati nelle tombe delle antiche civiltà Completano l'installazione altre figure bronzee simboliche dell'universo femminile.

La mostra si inaugurerà sabato 8 novembre alle 17 con l'intervento di Vittorio Sgarbi e  la presenza del Sindaco Monica Marini e dell’assessore alla Cultura Carlo Boni.

Lea Monetti, pittrice, scultrice, esperta in tecniche artistiche e affresco, è stata allieva di Annigoni e di Bruno Saetti ed ha assunto ormai fama internazionale. Lavora a Firenze e a Pietrasanta; tiene lo studio principale in Maremma, dove trova la sua ispirazione immersa nella natura. La mostra presenta sedici sculture di Lea Monetti che rappresentano e raccontano la donna di oggi attraverso il mito e l’allegoria, l’Eva mitica e l’Eva del 2000, il mito della peccatrice e la coscienza della condizione femminile.


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