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Attualità sabato 07 gennaio 2017 ore 17:45

Whatsapp, i genitori e la circolare del preside

Il dirigente scolastico della scuola 'Antonino Caponnetto' si è rivolto ai genitori degli alunni per riflettere sui rischi dei gruppi di Whatsapp



BAGNO A RIPOLI — Attenzione a usare in modo consapevole la chat. E' questo, un invito a "una seria riflessione" sui gruppi whatsapp tra i genitori degli alunni e a considerare la chat "un facile mezzo di diffusione di informazioni veloci e sintetiche", non "il surrogato del sano, approfondito e insostituibile contatto relazionale umano, sempre necessario nel confronto sugli argomenti complessi e delicati della scuola", il contenuto della circolare, diffusa alla stampa, di Marco Panti, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo 'Antonino Caponnetto' di Bagno a Ripoli. 

Titolo della circolare, appunto, ''Riflessioni sulle comunicazioni dei gruppi whatsapp''. Quello delle chat è, dice il preside, un "fenomeno ormai diffusissimo nelle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado", "nel nostro Istituto" e in "tutto il Paese". Sono "innegabili" i vantaggi della tecnologia, ma "alcune sfaccettature del suo uso vanno accuratamente meditate". 

E qui arriva l'esempio: i gruppi whatsapp dei genitori rischiano di sollevare i figli dalle responsabilità, laddove portano soccorso se "un bambino dimentica di scrivere sul diario i compiti, non sa come risolvere un problema, non ha preso appunti". "Il problema - spiega la circolare - sarà fatto senza sforzo" e così sarà evitata "ogni visibile impreparazione in classe per non aver studiato", ma concentrarsi "su un problema serve a imparare a risolverlo e prendere un giudizio di impreparato a stare attenti in classe e a segnare i compiti". Più "sconcertanti" sono però "le comparazioni dei voti tramite il gruppo whatsapp dei genitori, "ancora più pesanti" le chat "sulle possibili iniziative disciplinari degli insegnanti, con interventi che rimbalzano da un cellulare all''altro in un crescendo quasi sempre di negatività e di contestazione unilaterale".

"Concludo - spiega ancora il preside dell'istituto - sottolineando i danni che i gruppi whatsapp dei genitori possono creare quando si apre una discussione su un argomento serio", col rischio che "se all'inizio si parlava di fischi, alla fine si parlerà di fiaschi, alzando di passaggio in passaggio il tono, e nessuno andrà a ritroso per ricostruire l'oggetto iniziale del confronto".


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