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Attualità venerdì 20 marzo 2015 ore 20:01

Comuni uniti per una sanità migliore

Protocollo d'intesa tra Barberino, Greve, San Casciano e Tavarnelle e l'Azienda Sanitaria di Firenze: si terrà conto dei disagi dei cittadini



CHIANTI — I sindaci di Barberino Val d’Elsa Giacomo Trentanovi, Greve in Chianti Paolo Sottani, San Casciano Val di Pesa Massimiliano Pescini e Tavarnelle Val di Pesa David Baroncelli, e il direttore generale dell’Azienda sanitaria di Firenze Paolo Morello Marchese hanno firmato il protocollo d’intesa per il patto territoriale per la salute alla cui definizione provvederà un tavolo permanente di confronto composto da tutte le parti a cui viene affidato anche il monitoraggio degli impegni presi. È questo l’ultimo atto della proficua collaborazione fra le Amministrazioni comunali dell’area del Chianti, della Val di Pesa e della Valdelsa e l’Azienda sanitaria, con cui si prende atto degli impegni assunti da questa in tema di servizi sanitari territoriali. Dalle parole ai fatti, dunque, con il riconoscimento da parte dei quattro sindaci dell’impegno dimostrato dalla direzione della Asl nel mantenere inalterato il numero di ore garantite attualmente dagli specialisti delle diverse discipline negli ambulatori presenti nei presidi distrettuali della zona. “L'offerta sanitaria presenta un quadro di sofferenza – è stato il punto d'incontro tra sindaci e azienda sanitaria - non riuscendo a soddisfare una sempre crescente domanda rispetto a servizi di diagnostica strumentale, di specialistica ambulatoriale e riabilitativa, generando conseguentemente significative liste di attesa ed una mobilità dell’utenza verso la città od in zone limitrofe che presentano una maggiore offerta nei servizi distrettuali”. Il protocollo d’intesa, nel particolare, afferma che si deve tener conto del disagio dei cittadini residenti in quelle zone dovuto sia alla distanza che alla scarsità di collegamenti pubblici con cui raggiungere l’ospedale dell’Annunziata o gli altri presidi sanitari aziendali. Per ridurre dunque questi disagi e rispondere positivamente ai bisogni dei cittadini, la prima azione concordata è il potenziamento dell’offerta diagnostica, specialistica ambulatoriale e riabilitativa, riservandola prioritariamente ai residenti, nel territorio dei quattro Comuni tramite convenzioni con associazioni del Terzo Settore.


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